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Cryptonomist

01/30/2025

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Kraken riporta lo staking crypto negli Stati Uniti (USA)

Kraken ha rilanciato lo staking crypto on-chain per i clienti statunitensi (USA) in 39 stati, segnando un’importante ripresa dopo lo stop imposto dalla SEC nel 2023. Gli utenti potranno mettere in staking 17...

Kraken riporta lo staking crypto negli Stati Uniti (USA)

Kraken ha rilanciato lo staking crypto on-chain per i clienti statunitensi (USA) in 39 stati, segnando un’importante ripresa dopo lo stop imposto dalla SEC nel 2023. Gli utenti potranno mettere in staking 17 asset, tra cui ETH, SOL, DOT e ADA.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

Kraken rilancia lo staking crypto per i clienti USA 

Dopo quasi due anni di restrizioni, Kraken ha finalmente riattivato il servizio di staking per i clienti negli Stati Uniti. 

La decisione arriva in un momento in cui il settore delle criptovalute sta sperimentando un cambio di rotta nella regolamentazione, segnando un miglioramento delle condizioni per gli investitori americani.

A partire da oggi, gli utenti in 39 stati potranno nuovamente accedere allo staking tramite Kraken Pro. 

Questa funzione permette agli investitori di bloccare determinati asset digitali per un periodo stabilito, contribuendo alla sicurezza e alla stabilità delle blockchain coinvolte. 

Secondo quanto dichiarato da Kraken, il nuovo servizio è stato riprogettato per rispettare le normative vigenti senza compromettere l’esperienza degli utenti.

Nel febbraio 2023, Kraken ha dovuto interrompere il suo servizio di staking negli Stati Uniti a seguito di un accordo con la Securities and Exchange Commission (SEC). 

L’exchange ha pagato una sanzione di 30 milioni di dollari per aver offerto, secondo l’agenzia, titoli non registrati attraverso la sua piattaforma di stacking-as-a-service.

Questo evento ha rappresentato un duro colpo per il mercato crypto negli Stati Uniti, con molte aziende costrette a rivedere le loro strategie per conformarsi alle normative. 

Tuttavia, con il recente cambio di amministrazione e una maggiore apertura verso le criptovalute, Kraken è riuscito a reintrodurre lo staking. Ciò seppur con una struttura regolamentata più solida.

Mark Greenberg, Global Head of Consumer di Kraken, ha dichiarato che la società ha lavorato a lungo per riportare lo staking negli Stati Uniti in conformità con la regolamentazione vigente. 

Secondo Greenberg, questa mossa non rappresenta solo un vantaggio per Kraken, ma anche per l’intero ecosistema crypto americano.

Asset disponibili e misure di sicurezza

Con il ritorno dello staking, Kraken offre ai suoi clienti la possibilità di mettere in staking 17 diversi asset. Tra questi vediamo Ethereum (ETH), Solana (SOL), Polkadot (DOT) e Cardano (ADA). 

Questi asset potranno essere bloccati per un periodo di tempo variabile a seconda della blockchain di riferimento. Inoltre, Kraken ha introdotto un’assicurazione per la protezione degli asset in staking. 

Questo servizio, fornito da un partner terzo, garantisce maggiore sicurezza agli utenti, riducendo i rischi associati alla perdita di fondi. 

Questa misura rappresenta un importante passo avanti rispetto alla precedente offerta di staking, rendendo il servizio più affidabile per gli investitori statunitensi.

La decisione di Kraken di riattivare lo staking è vista come un segnale positivo per l’intero mercato crypto statunitense. Negli ultimi anni, la regolamentazione restrittiva ha spinto molte aziende a trasferirsi all’estero, limitando le opportunità per gli investitori americani.

Tuttavia, il contesto sta cambiando rapidamente. Con una maggiore apertura del governo verso le criptovalute e un rinnovato interesse da parte degli istituti finanziari, gli Stati Uniti potrebbero tornare a essere un centro nevralgico per l’innovazione blockchain.

L’iniziativa di Kraken potrebbe inoltre spingere altri exchange a seguire l’esempio, contribuendo a una più ampia adozione dello staking regolamentato nel Paese. 

Questo potrebbe portare benefici sia agli utenti, che potranno generare rendimenti dai loro asset digitali, sia alle blockchain che dipendono dallo staking per la sicurezza della rete.

Alessia Pannone

Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.

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