Yuga Labs propone la fine di ApeCoin DAO

Yuga Labs, la celebre società creatrice del Bored Ape Yacht Club, ha annunciato una proposta radicale: smantellare l’attuale ApeCoin DAO per sostituirla con una nuova entità di governance chiamata ApeCo. 

L’obiettivo dichiarato è quello di superare gli ostacoli burocratici e le inefficienze che hanno rallentato la crescita dell’ecosistema legato al token ApeCoin, basato su Ethereum.

La proposta, avanzata dal CEO di Yuga Labs, Greg Solano, segna un momento cruciale per il mondo degli NFT e del metaverso, e potrebbe ridefinire il modo in cui vengono gestiti i progetti decentralizzati.

Nasce ApeCoin: una nuova visione per Yuga Labs 

Fondata nel 2022, ApeCoin DAO è nata come un esperimento di governance decentralizzata, separata formalmente da Yuga Labs ma strettamente connessa al suo universo digitale. 

L’idea era quella di affidare alla comunità il controllo sullo sviluppo del token e dei progetti correlati. Tuttavia, secondo Solano, l’esperimento si è rivelato insoddisfacente.

“ApeCoin DAO è stato un esperimento audace, ma nato in un’epoca diversa”, ha scritto Solano nella proposta pubblicata giovedì. “Ciò che è iniziato con una promessa si è trasformato in un teatrino di governance lento, rumoroso e spesso poco serio.” 

Le critiche non arrivano solo da Yuga Labs. Anche membri della comunità hanno espresso frustrazione per la gestione della DAO. 

L’utente di X @OGDfarmer ha definito la DAO “uno scherzo”, accusandola di essere stata “saccheggiata, lenta, inefficiente e iperpoliticizzata sin dall’inizio”.

La proposta di Yuga Labs prevede la creazione di ApeCo, una nuova entità che si occuperà della governance e dello sviluppo dell’ecosistema. L’idea è quella di eliminare l’ambiguità che ha caratterizzato la gestione della DAO e di concentrare le risorse su tre pilastri fondamentali:

– ApeChain

– Bored Ape Yacht Club

– Otherside

ApeCo avrà il compito di finanziare i costruttori attraverso un sistema di sovvenzioni basato su pietre miliari e con una maggiore responsabilità. L’obiettivo è quello di premiare i veri contributori, riducendo al minimo l’influenza di attori non allineati o opportunisti.

Se la proposta verrà accettata, la ApeCoin DAO verrà completamente dismessa. Questo significherebbe:

– La fine di tutti i diritti e poteri di governance dei possessori di token

– L’annullamento delle precedenti proposte di miglioramento (AIP)

– La dissoluzione di autorità delegate, gruppi di lavoro, elezioni e forum

In sostanza, si tratterebbe di un reset totale del sistema di governance, con l’intento di ripartire da zero su basi più solide e orientate all’efficienza.

Prime reazioni della comunità

La proposta è stata pubblicata sul forum di ApeCoin, dove ha ricevuto un feedback prevalentemente positivo. Anche se il voto attualmente in corso non ha valore ufficiale, serve a misurare il sentimento della comunità. 

Il clima generale sembra favorevole al cambiamento, segno che molti membri condividono le critiche mosse da Yuga Labs alla gestione della DAO.

La mossa di Yuga Labs si inserisce in un più ampio processo di rifocalizzazione strategica. Recentemente, l’azienda ha venduto diverse delle sue proprietà intellettuali NFT più note, tra cui Moonbirds, CryptoPunks e Meebits. 

Questo suggerisce un chiaro intento di concentrare le energie sui progetti principali del proprio ecosistema, in particolare quelli legati a ApeCoin.

Il contesto economico non è dei più favorevoli. Il valore di ApeCoin è crollato del 50% nell’ultimo anno, attestandosi attualmente intorno ai $0,70, secondo i dati di The Block. Si tratta di un calo drastico rispetto al massimo storico di $26, registrato al momento del lancio. 

Questo declino ha sicuramente contribuito a rafforzare la percezione che l’attuale modello di governance non sia più sostenibile.

Verso un nuovo capitolo

La proposta di Yuga Labs rappresenta un punto di svolta per l’intero ecosistema legato ad ApeCoin. Con la creazione di ApeCo, l’azienda punta a rilanciare la fiducia degli investitori e dei membri della community, offrendo una struttura più snella, trasparente e orientata ai risultati.

Se approvata, questa transizione potrebbe diventare un modello per altri progetti Web3, dimostrando che anche nel mondo della decentralizzazione è possibile correggere la rotta quando un sistema non funziona più.

In un settore in continua evoluzione come quello degli asset digitali, la capacità di adattarsi e innovare è fondamentale. Yuga Labs sembra pronta a fare proprio questo, lasciandosi alle spalle un esperimento fallimentare per costruire un futuro più solido e sostenibile.