Hedera trasferisce l’intero codice alla Linux Foundation
Hedera, noto progetto blockchain, ha appena annunciato di essere diventato membro della Linux Foundation Decentralized Trust contribuendo con l’intero codice sorgente. Così l’algoritmo di consenso, gli...
Hedera, noto progetto blockchain, ha appena annunciato di essere diventato membro della Linux Foundation Decentralized Trust contribuendo con l’intero codice sorgente.
Così l’algoritmo di consenso, gli strumenti e le librerie di Hedera diventano di pubblico dominio, sostenendo un processo di decentralizzazione open source chiamato “Hiero”.
Gli sviluppatori web3 possono solo che ringraziare per i vantaggi introdotti con questo passaggio di codice.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Hedera diventa membro della Linux Foundation contribuendo con la decentralizzazione del codice
La rete blockchain Hedera è entrata a far parte oggi del “Linux Foundation Decentralized Trust”, offrendo come contributo il proprio codice sorgente. Quest’organizzazione è stata da poco lanciata da una lunga serie di esperti crittografici, con Hedera che diventa membro Premier fondatore.
Secondo quanto descritto nella roadmap “Hiero” che pone le basi per il decentramento del codice della rete Proof-of-Stake, il software principale diviene open source. Questo include l’algoritmo di consenso di Hedera, i vari strumenti e le librerie, con tutti i servizi che passano alla Linux Foundation.
Gli sviluppatori sono ora liberi di collaborare su tecnologie fiduciarie a livello globale in un’ottica inclusiva.
L’annuncio di Hedera sottolinea come la governance del codice sorgente sia passata alla Linux Foundation, mentre la governance operativa rimane interna al proprio consiglio blockchain. Ciò significa che se il codice diventa libero ed accessibile a tutti, le scelte sul futuro di Hedera rimangono ancorata in maniera arbitraria ai fondatori della rete.
Allo stesso tempo, Charles Adkins, Presidente di Hedera Hashgraph, entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di LF Decentralized Trust.
Come recita il comunicato stampa del progetto:
“Ciò garantisce che la rete mantenga la sua integrità, sicurezza e impegno per il decentramento beneficiando al contempo delle ampie risorse e del supporto della comunità della Linux Foundation”.
Altri membri dell’entità decentralizzata includono attori come Banco Central do Brasil, Dhiway, Dfns, Exponential Science Foundation, Ownera, Polygon, ed altri ancora.
In totale l’ecosistema si amplia a 17 progetti che hanno fornito il proprio codice alla base.
In merito alla notizia Daniela Barbosa, GM di tecnologie decentralizzate presso la Linux Foundation e direttore esecutivo di LF Decentralized Trust, ha dichiarato quanto segue:
“In LF Decentralized Trust riteniamo che l’open source, combinato con lo sviluppo aperto e la governance aperta come parte di una base neutrale, sia il futuro delle tecnologie decentralizzate che saranno adottate tra imprese, governi ed ecosistemi di app”.
Il vantaggio del codice open source e della decentralizzazione con Linux Foundation
L’ingresso di Hedera nel consiglio della Linux Foundation Decentralized Trust con la cessione della governance del codice, sottende diversi vantaggi alla comunità.
Come spiegato infatti dal presidente Charles Adkins, la mossa consente agli sviluppatori di vari ecosistemi di impegnarsi più facilmente con la tecnologia di Hedera.
Il passaggio all’open source sostiene l’accelerazione verso l’innovazione e l’adozione mainstream, mentre migliaia di esperti web3 si attingono a partecipare allo sviluppo codice.
Come spiegato anche dalla Linux Foundation stessa, la migrazione alla dimensione pubblica permette una collaborazione migliorata sotto l’ombrello del Decentralized Trust. Inoltre, il modello di governance neutrale garantisce che nessuna singola entità eserciti un’indebita influenza sulla direzione del progetto.
Da sottolineare poi come la condivisione delle risorse di codice semplifichi gli sforzi nell’integrazione di nuove migliorie tecniche, risparmiando notevoli risorse economiche.
Proprio riguardo questi temi, nell’ultimo blog post di Hedera, Adkins ha espresso suo il massimo ottimismo:
“Questo contributo rappresenta un momento storico nell’evoluzione di reti decentrate e sta creando un precedente per la trasparenza e la collaborazione nel settore blockchain.[…] Non vediamo l’ora di fornire agli sviluppatori un accesso senza pari a strumenti e risorse, creando un ambiente in cui decentrata le applicazioni possono davvero prosperare”.
La partnership tra Hedera e Linux Foundation arriva dopo pochi giorni dall’integrazione DeRec Alliance, che ha promosso il fattore dell’interoperabilità blockchain.
Più nello specifico l’organizzazione Input Output (IOHK), braccio di sviluppo di Hedera e Cardano, ha sancito il suo ingresso come membro fondatore della “Decentralized Recovery Alliance”.
Quest’ultima funge da Comitato di supervisione tecniche con un contributo riguardo la definizione di politiche e standard chee semplificano l’esperienza dell’utente.
Analisi grafica del token di Hedera (HBAR)
La news del decentramento del codice di Hedera con il passaggio alla Linux Foundation non ha influito positivamente sulla price action del token HBAR nel breve termine. La moneta della rete crittografica registra infatti un calo del 3,11% nelle ultime 24 ore, seguendo il drop di Bitcoin ed Ethereum sul mercato.
Anche allargando gli orizzonti, non vediamo un bel outlook grafico con prezzi che viaggiano a ribasso sin dall’avvento del bear market del 2022.
Solamente tra ottobre 2023 e marzo 2024, nel mezzo della ripresa del mercato, HBAR ha registrato performance positive.
Al momento il token ha annullato tutti i guadagni dei mesi precedenti, perdendo il 65% circa dal top di marzo.
Se prendiamo invece i dati di novembre 2021, il drawdown aumenta fino al 90%, riflettendo la forte svalutazione di HBAR nel tempo.
Nonostante un andamento particolarmente negativo, la moneta si posiziona al ranking #41 su CoinMarketCap, con una capitalizzazione di 1,6 miliardi di dollari.
Nei prossimi mesi ci sarà sicuramente spazio per un tentativo di recupero delle quotazioni crittografiche, con il primo target fissato a 0,1 dollari.
In un contesto di bull market ed altseason potremmo addirittura vedere la crypto in prossimità del livello degli 0,30 dollari, il quale se rotto spingerebbe un’altra leg up.
Il ritorno a nuovi massimi non è tuttavia per nulla scontato, tuttavia il lavoro degli sviluppatori sul codice di Hedera potrebbe portare una ventata di nuovo ottimismo.
La presenza della Linux Foundation sulla governance del codice offre i presupposti per un miglioramento della tecnologia, che si riflette sull’andamento del token nel lungo termine.
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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