Grayscale richiede un ETF su Cardano: il prezzo di ADA vola

Ieri, si è saputo che Grayscale ha depositato presso la SEC una richiesta 19b-4 per un ETF spot su ADA (Cardano). 

Si tratta della sessantesima richiesta presentata alla SEC per l’emissione di un ETF crypto da quando Trump ha vinto le elezioni, ma è la prima negli USA che riguarda Cardano. 

La blockchain layer-1 Cardano

Cardano è un progetto crypto ormai di lunga data, visto che risale al 2017. 

Viene definita una blockchain di “terza generazione”, e si distingue dagli altri progetti blockchain per il suo approccio scientifico ed accademico. 

Infatti il team di sviluppo, guidato da Charles Hoskinson, si basa su ricerche peer-reviewed per implementare nuove funzionalità e miglioramenti.

Una delle sue principali caratteristiche è la governance decentralizzata, anche se per ora questa non è ancora una caratteristica sviluppata appieno: Cardano infatti mira alla governance decentralizzata, consentendo ai detentori di ADA di partecipare alle decisioni sullo sviluppo della piattaforma attraverso il voto.

Purtroppo però la conseguenza di tutto ciò è che lo sviluppo su Cardano non è veloce, e ciò ha fatto sì che nel corso degli anni non sia riuscito ad avvicinare Ethereum, e che per alcuni utilizzi alternativi (soprattutto in DeFi) sia stato sorpassato da progetti più recenti, ma più veloci nello sviluppo. 

Vola il prezzo di ADA dopo la richiesta dell’ETF su Cardano

La criptovaluta nativa di Cardano è ADA. 

Dopo la notizia della richiesta di Grayscale per l’emissione di un ETF spot negli USA, il suo prezzo è salito di colpo del 15%.

Allungando però l’analisi ad un periodo di durata maggiore si scopre che si tratta fondamentalmente solo di un rimbalzo. 

Prima della vittoria elettorale di Trump, quando ADA era sotto attacco dalla SEC che la considerava una security non registrata, il suo prezzo era sceso a poco più di 0,3$. Con la vittoria di Trump invece è balzato a più di 1,2$ nel giro di un mese. 

Da allora però non è più stata in grado di proseguire la risalita, tanto che prima ha ritracciato sugli 0,8$, e poi ha ritracciato anche sotto gli 0,7$.

Anzi, lunedì 3 febbraio arrivò a sfiorare gli 0,6$, per poi iniziare un rimbalzo che oggi lo ha riportato a 0,8$. 

Il livello di prezzo attuale non è molto superiore ai picchi della prima metà dell’anno scorso, ed è ancora a -74% dai massimi del 2021. Quindi il movimento di oggi è solamente un movimento di breve periodo che avrebbe bisogno di ben altre conferme per poter essere considerato qualcosa di più importante. 

Gli ETF crypto: in arrivo quello su ADA (Cardano)?

Prodotti simili agli ETF crypto c’erano già da anni su molte borse europee. Inoltre negli USA c’erano già alcuni ETF crypto anche prima del 2024, ma erano collateralizzati in future e non in criptovalute. 

Il primo sbarco di un ETF crypto spot sulle borse USA risale a gennaio 2024, con l’arrivo degli ETF su Bitcoin spot. 

Quel lancio si rivelò un grande successo, tanto che portò il prezzo di Bitcoin a fa registrare nuovi massimi storici pochi mesi prima dell’halving, cosa mai accaduta in precedenza. 

A luglio poi vennero lanciato anche gli ETF su Ethereum spot, ma non ebbero lo stesso successo. 

A dire il vero, nonostante l’entusiasmo per gli ETF crypto spot che potrebbero arrivare d’ora in poi sulle borse USA, per quanto riguarda le altcoin è più facile immaginarsi un successo simile a quello ottenuto dagli ETF su Ethereum, che non uno simile a quello ottenuto da quelli su Bitcoin. 

Inoltre nel corso del 2025 dovrebbero sbarcare sulle borse USA diversi ETF crypto spot, su diverse criptovalute, tra cui in particolare Litecoin, Solana, XRP e Dogecoin. 

Alla luce di ciò è difficile immaginare che un ETF su Cardano possa avere un successo clamoroso, ed è probabilmente per questo che il rimbalzo del prezzo di ADA di oggi è stato relativamente contenuto.