Cosa stanno facendo Ethereum, Solana e Bonk?

I mercati crypto si sono di nuovo appiattiti su Bitcoin, con rare eccezioni come BNB, ma Ethereum e Solana? E come se la stanno passando le memecoin come Bonk?

Oggi cercheremo di rispondere a queste domande. 

Analisi dei prezzi di Ethereum, Solana e Bonk

Negli ultimi sette giorni il prezzo di Bitcoin risulta essere salito del 6%. Quello di Ethereum di quasi l’8%.

Potrebbe sembrare che ETH stia sovraperformando BTC, ma se si estende il confronto a trenta giorni fa si scopre che Bitcoin è a +9% mentre Ethereum non arriva a +4%.

Ad esempio, BNB è a 29% rispetto a sette giorni fa, mentre rispetto a trenta è a +49%.

In altri termini, il prezzo di BNB non sta seguendo l’andamento di BTC, mentre ETH sì. 

Ancora più chiaro il discorso se si analizza l’andamento del prezzo di Ethereum espresso in Bitcoin. 

Nella seconda metà di settembre si era assestato per qualche giorno attorno a 0,038 BTC, ma a fine mese era sceso fino a 0,035. 

Ad inizio ottobre era risalito sopra gli 0,037 BTC, ma poi è tornato a 0,036. 

Ciò significa che in questo mese di ottobre per ora l’andamento del prezzo di Ethereum in realtà sta sottoperformando quello di Bitcoin, mentre invece a settembre le cose erano andate diversamente, soprattutto nella prima metà del mese. 

Va però evidenziato come il prezzo di ETH in dollari sia di nuovo tornato in zona 4.500$, ovvero solamente a -10% dai massimi storici. Tuttavia Bitcoin ha fatto registrare il suo nuovo massimo storico due giorni fa, mentre Ethereum un mese e mezzo fa. Inoltre BTC è solo a -3% dal massimo di due giorni fa. 

Alla luce di ciò si può affermare che in questo momento è Bitcoin che comanda, ed Ethereum non sta facendo altro che seguire a distanza, a differenza di BNB. 

L’andamento di Solana

Il discorso non è molto diverso per Solana. 

Tra l’altro, l’altcoin season index di CMC è sceso sotto i 55 punti, ovvero in zona di quasi perfetta neutralità. Questo significa che mediamente le altcoin stanno performando più o meno come Bitcoin, tranne per l’appunto alcune rare eccezioni. 

Solana non fa eccezione, con il suo +6% scarso negli ultimi sette giorni, e +6% abbondante negli ultimi trenta. 

Tuttavia l’attuale prezzo di SOL è ancora del 25% inferiore ai massimi storici, anche perchè questi sono stati registrati a gennaio durante il boom delle memecoin. 

Ormai l’andamento del prezzo di SOL dipende in buona parte dall’andamento del mercato delle memecoin, visto che la stragrande maggioranza delle nuove memecoin sono proprio sulla blockchain di Solana. 

Infatti dopo lo scoppio della mini-bolla delle memecoin di fine 2024, avvenuto a febbraio 2025, il prezzo di Solana è sceso in tre mesi e mezzo da 260$ a 105$, con un vero e proprio crollo abbastanza veloce. 

Quel crollo però era eccessivo, tanto che nel giro poi di solo un mese si verificò un rimbalzo. Tale rimbalzo tuttavia non ebbe nemmeno la forza di riportarlo a 200$, tanto che per rivedere questa cifra si è poi dovuto attendere luglio. 

A partire da agosto è iniziato un altro rimbalzo, che ha avuto il suo culmine poco dopo la metà di settembre poco sopra i 250$. Da allora praticamente sta lateralizzando con una certa volatilità all’interno di una fascia compresa tra 190$ e 230$. 

Le performance della memecoin Bonk

Bonk è la memecoin di riferimento per quanto riguarda quelle su Solana. 

Si tratta di un token lanciato sui mercati crypto quasi tre anni fa, e che supera per capitalizzazione di mercato anche la memecoin ufficiale di Donald Trump. 

A dire il vero non è però la memecoin su Solana con maggiore capitalizzazione, perché in questo momento risulta superata da Pudgy Penguins (PENGU), lanciata meno di un anno fa. 

In questo momento il prezzo di BNK è a -65% dai massimi storici, toccati a novembre dell’anno scorso, ma va ricordato che questa meme tende a salire durante l’autunno per via del suo programma di marketing concentrato in particolare su dicembre. 

Infatti il primo piccolo fece proprio a dicembre 2023, e l’ultimo lo ha fatto a novembre 2024. 

Nel corso del 2025 aveva perso addirittura l’85% dai massimi, in poco più di quattro mesi, salvo poi rimbalzare a partire da fine aprile. 

Il prezzo attuale è per l’appunto in linea con quello toccato dopo il rimbalzo di aprile, cosa che conferma il momento non particolarmente buono per le memecoin. 

Va però ricordato che il comparto delle memecoin procede per bolle, quindi non è possibile in alcun modo escludere che ve  ne possano essere altre in futuro. Anzi, prima o poi è molto probabile che si formino altre bolle speculative all’interno del comparto delle memecoin, ma occorre specificare che spesso quelle che performano meglio sono le nuove, mentre quelle che hanno già fatto un grosso boom in passato tendono a non ripeterlo.