Morgan Stanley esplora l’offerta di crypto sulla sua piattaforma di E-Trade
Morgan Stanley ha annunciato che sta esplorando l’offerta di crypto da aggiungere alla sua piattaforma di brokeraggio E-Trade. Il gestore patrimoniale considera che ci sarà un nuovo ambiente normativo più...
Morgan Stanley ha annunciato che sta esplorando l’offerta di crypto da aggiungere alla sua piattaforma di brokeraggio E-Trade. Il gestore patrimoniale considera che ci sarà un nuovo ambiente normativo più favorevole al settore, grazie al presidente eletto degli USA, Donald Trump.
Morgan Stanley e l’offerta crypto su E-Trade grazie ad un ambiente normativo favorevole
Stando a quanto riportato, pare che Morgan Stanley, uno dei più grandi gestori patrimoniali al mondo, stia valutando se aggiungere l’offerta crypto alla piattaforma E-Trade.
In pratica, E-Trade è un broker tradizionale retail che potrebbe presto offrire il trading anche di criptovalute, diventando un competitor diretto di piattaforme come Coinbase.
Tale nuova valutazione sull’integrazione delle crypto, deriva dal fatto che col nuovo Presidente degli USA eletto, Donald Trump, l’ambiente normativo dovrebbe essere più favorevole.
Al momento, più che l’ufficiale decisione, Morgan Stanley ha solo voluto condividere l’intenzione e la valutazione se fare questa mossa o meno.
Con questo annuncio, però, il gestore patrimoniale si unisce ai già tanti broker che hanno cominciato ad aprirsi al settore crypto, anche loro dopo che Trump ha vinto le elezioni presidenziali.
Morgan Stanley con E-Trade vicino ai broker che hanno scelto le crypto
Sia negli USA che nel resto del mondo, l’integrazione delle crypto da parte dei broker sta diventando sempre più una realtà.
Morgan Stanley e la sua nuova intenzione condivisa è solo parte di qualcosa che esiste già. Per fare un esempio, il celebre broker Robinhood ha deciso di offrire le crypto tempo fa ma, dopo l’elezione di Trump, ha aumentato la sua offerta.
E infatti, a metà novembre, Robinhood ha iniziato a listare anche PEPE, Solana (SOL), Cardano (ADA) e Ripple (XRP).
Ad ogni modo, Morgan Stanley non è nuovo al settore crypto. Lo scorso agosto, il gestore patrimoniale ha dato il via libera ai propri consulenti patrimoniali di promuovere gli investimenti in ETF su Bitcoin.
Non solo, a ottobre 2023, addirittura un suo analista Denny Galindo, aveva rilasciato la sua previsione su Bitcoin, affermando che l’inverno crypto fosse finito, e che la primavera fosse all’orizzonte. Cosa realmente successa nel 2024.
Trump e lo sblocco al settore delle criptovalute
Manca poco al fatidico 20 gennaio 2025, l’Inauguration Day, e cioè quando Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca dopo aver giurato sui gradoni di Capitol Hill, diventando ufficialmente il Presidente degli USA.
Eppure, nel settore crypto almeno, la sua vittoria ha già fatto scatenare gli animi degli investitori.
Lo abbiamo visto subito dopo la sua vittoria del 6 novembre, con Bitcoin (BTC) e i suoi massimi storici e tutte le crypto che si sono impennate.
Non solo, dopo che Trump ha nominato il nuovo Presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) degli USA, BTC è diventato per la prima volta nella sua storia di 6 cifre, superando la soglia dei 100.000$. Al momento della scrittura, BTC vale 96.300$, col nuovo ATH di BTC che è invece stato toccato il 17 dicembre sopra i 108.000$.
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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