Mining di BTC: record su record

Il mining di BTC continua a far segnare record su record: l’hashrate ha raggiunto il suo massimo di sempre, così come la difficulty.

Inoltre, è stato anche lanciato un ASIC con potenza di calcolo superiore a 1 PH/s.

Nuovi record dal mining di BTC: i livelli attuali di hashrate

Il picco massimo di sempre per quanto riguarda l’hashrate orario del mining di Bitcoin è stato raggiunto il 30 maggio scorso sopra i 1.100 EH/s, ed è stato toccato una seconda volta anche ieri. 

Dato però che questi dati provengono da stime calcolate, e non da veri e propri rilevamenti, conviene utilizzare dati medi su periodi più lunghi (come la settimana) piuttosto che i dati orari. 

Il picco massimo della media mobile a 7 giorni infatti è stato toccato il primo di giugno, sopra i 940 EH/s. 

Da notare che un anno fa si superavano appena i 600 EH/s, ed a dicembre, quando il prezzo di BTC superò per la prima volta nella sua storia i 100.000$, si superavano appena gli 800 EH/s.

Va ricordato che l’hashrate aumenta non solo grazie all’aumento dell’efficienza degli ASIC, ma anche in conseguenza all’aumento di valore di BTC, ma questo effetto lo si vede solo dopo mesi. 

Quindi non c’è da stupirsi che il record storico sia stato fatto solo a giugno, nonostante il prezzo sia più o meno lo stesso di dicembre dell’anno scorso. 

La difficulty

Anche la difficulty ha raggiunto il suo massimo storico il 31 di maggio, a quasi 127 T. 

Un anno fa era sotto gli 85 T, e tra novembre e dicembre aveva superato per la prima volta i 100 T. 

La difficulty aumenta automaticamente in conseguenza dell’aumento dell’hashrate, con l’obiettivo di mantenere il block-time attorno ai 10 minuti. 

Pertanto con un tal aumento dell’hashrate era inevitabile che aumentasse anche la difficulty. 

Il problema, per i miner, è che un aumento di difficulty aumenta anche il consumo di energia, perchè richiede l’estrazione di un numero maggiore di hash per poter minare i blocchi. 

Sebbene l’aumento dell’hashrate, necessario ad estrarre più hash, si possa ottenere anche solo con l’acquisto di macchine più efficienti, in genere invece per ottenerlo occorre aumentare i consumi di energia elettrica, ovvero i costi di esercizio, riducendo così il margine di profitto. 

Infatti la stima della profittabilità media del mining di BTC è scesa dai circa 0,06 dollari al giorno per THash/s di inizio anno agli attuali 0,05$. Quindi, a parità di valore di BTC, i profitti dei miner si sono ridotti, a causa dell’aumento dell’hashrate. 

D’altronde l’hashrate aumenta sempre con mesi di ritardo rispetto all’aumento di valore. 

Il record degli ASIC: maggiore efficienza nel mining di BTC

Il mese scorso uno dei maggiori produttori di ASIC al mondo, Bitmain, ha presentato una nuova macchina in grado di superare 1 PH/s.

Un TH/s (TeraHash al secondo) equivale a mille miliardi di hash al secondo. 

TH/s è anche l’unità di misura che in genere si usa per misurare le performance degli ASIC, ma la nuova macchina di Bitmain supera i 1.000 TH/s, ovvero più di 1 PH/s. 

Un PH/s (PetaHash al secondo) equivale a un milione di miliardi di hash al secondo. 

Da notare che queste sono le unità di misura che si utilizzano per le performance delle singole macchine utilizzate nel mining di BTC per estrarre gli hash, mentre per misurare l’hashrate complessivo impiegato a livello globale per il mining di BTC si usa EH/S.

Un EH/s (ExaHash al secondo) equivale a un miliardo di miliardi di hash al secondo. 

Dato che ormai sono in commercio ASIC con potenza di calcolo superiore a 1 PH/s, e visto che bastano mille di queste macchine che lavorano contemporaneamente per arrivare ad 1 EH/s, non stupisce che siano già stati toccati picchi di hashrate di 1 ZH/s, ovvero superiori a mille Ph/s. 

Uno ZH/s (ZettaHash al secondo) equivale a mille miliardi di miliardi di hash al secondo. 

Il calo recente

A dire il vero nell’ultima settimana l’hashrate complessivo è leggermente diminuito. 

Infatti con l’incremento della difficulty da 119 a 127 T dalla metà di maggio ad oggi, la stima della profittabilità media del mining di BTC è scesa da 0,06$ a 0,05$ al giorno per TH/s, e questo ha sicuramente indotto alcuni miner a spegnere le macchine meno efficienti. 

E così dopo il picco del primo di giugno, ora l’hashrate è sceso a 880 EH/s. 

Si tratta comunque di un valore più alto rispetto agli 840 EH/s toccati a metà maggio, e molto più alto rispetto ai 770 di fine ottobre, prima che iniziasse l’ultima bull run di Bitcoin. 

In altre parole, al netto delle oscillazioni di medio-breve termine, generate dalle variazioni della difficulty, il mining di BTC sembra passarsela nel complesso ancora piuttosto bene.