Mercato crypto: Solana e Dogecoin un po' indietro

Negli ultimi tempi, le crypto Solana e Dogecoin sul mercato sembrano essere rimaste un po’ indietro. 

A dire il vero non sono le sole, anche e soprattutto perchè a spingersi in alto in realtà sono stati i prezzi di poche crypto, ma in questo articolo analizziamo in particolare Solana e Dogecoin. 

Prendendo come esempio Bitcoin ed Ethereum rispettivamente a -3% dai massimi storici fatti registrare a luglio ed a -5% dai massimi storici del 2021, Solana risulta essere decisamente più indietro (-32% rispetto ai massimi storici di gennaio), e Dogecoin ancora peggio (-66% dai massimi storici del 2021). 

Da notare che invece tra le principali crypto c’è XRP che è a -14% dai massimi del 2018, e BNB che è solamente a -1% dai massimi storici di luglio. 

Tra le top 10 fa peggio solo ADA di Cardano, con -72% rispetto ai massimi storici fatti registrare nel 2021. 

Analisi delle crypto Solana (SOL) e Dogecoin (DOGE)

Per quanto riguarda l’andamento del prezzo di SOL, la criptovaluta nativa di Solana, in realtà però conviene estendere l’analisi anche agli anni addietro, per capire bene cosa sta succedendo. 

Innanzitutto il massimo storico registrato nel 2021 fu di 260$, ma durante il successivo bear-market precipitò addirittura sotto i 10$, a causa sia dell’implosione dell’ecosistema crypto Terra/Luna, sia della chiusura di FTX. 

Il vero e proprio rimbalzo iniziò a fine 2023, grazie in particolare alle memecoin. 

La chiave del successo di Solana degli ultimi anni è proprio il mercato delle memecoin, perchè è diventato molto più conveniente lanciarle e scambiarle su Solana, piuttosto che su Ethereum. 

A fine 2023 il prezzo di SOL era già risalito sopra i 100$, e nel corso dei primi mesi del 2024 riuscì a riportarsi anche sopra quota 200$. Conviene prendere questo come punto di riferimento. 

A metà 2024 ci fu una correzione, che però portò il prezzo sotto i 150$ ma rimanendo sempre sopra in 100$. 

Con il Trump-trade di fine anno non solo il prezzo si riportò sopra i 200$, ma in poche settimane fece registrare il nuovo massimo storico ben sopra i 260$, per poi a gennaio di quest’anno far registrare un nuovo massimo storico, ancora valido a quasi 300$. 

Va ricordato che quel picco massimo di gennaio 2025 fu dovuto al lancio su Solana della memecoin ufficiale di Donald Trump. 

Il problema è che poi nei mesi successivi il mercato delle memecoin si è sgonfiato parecchio, facendo così scendere anche il prezzo di SOL. 

Addirittura ad aprile, dopo l’annuncio dei cosiddetti dazi “reciproci” di Trump, precipitò sotto i 100$, ovvero più in basso del minimo di metà 2024, rendendo evidente come si fosse gonfiata una bolla speculativa a fine anno. 

Detto questo, l’andamento del prezzo di SOL da maggio in poi risulta essere molto meno caotico, perchè molto meno legato al mercato delle memecoin. 

L’attuale livello di circa 200$ è perfettamente in linea con quello di inizio 2024, quasi come se tutto ciò che è successo in seguito, ed in particolare la mini.-bolla del Trump-trade, avesse ormai del tutto esaurito il proprio ruolo. 

Alla luce di ciò non stupisce che nè che abbia recuperato i 200$, nè che si stia muovendo attorno a quella cifra ormai da più di un mese, sebbene con una certa volatilità. Servirà ben altro per farlo ritornare sul livello dei massimi del 2021. 

L’andamento di Dogecoin (DOGE)

DOGE, ovvero la criptovaluta nativa di Dogecoin, è sì la prima e più importante memecoin, ma in realtà segue un andamento di mercato un po’ diverso da quello delle altre memecoin. 

Ovviamente confrontare la situazione attuale con quella del 2021 sembra aver poco senso, dato che allora ci fu un’enorme campagna pubblicitaria di Elon Musk a farne gonfiare il prezzo. 

Quella bolla ormai è scoppiata, e per ora non sembra potersi formare dato che Musk ha smesso di pubblicizzare Dogecoin. 

Mettendo quindi da parte la grande bolla speculativa del 2021 sul prezzo di Dogecoin, va detto che prima di quella bolla non era mai arrivato sopra gli 0,1$, quindi gli 0,24$ attuali sono comunque un livello decisamente promettente. 

Inoltre ancora a fine 2023 il suo prezzo era sempre attorno a 0,1$, pertanto si può davvero prendere quella come cifra di riferimento. 

Già nei primi mesi del 2024 il prezzo di DOGE era risalito sopra gli 0,2$, ma nei mesi successivi era poi di nuovo precipitato poco sotto gli 0,1$. Pertanto fino al Trump-trade è come se avesse lateralizzato per tre anni e mezzo, con la sola grande eccezione della grande bolla del 2021. 

Il Trump-trade di fine 2024 sembra però aver cambiato le cose, e dato che Musk non ha avuto alcun ruolo nei recenti aumenti di prezzo, questi possono essere presi in seria considerazione. 

Il picco di fine 2024 è comunque rimasto sotto gli 0,5$, a fronte di un massimo storico di oltre 0,7$. 

Nei primi mesi del 2025 ha poi annullato quasi tutti i guadagni del Trump-trade, ma senza pià scendere a 0,10$. Anche se la correzione si è estesa fino a circa 0,14$, si tratta comunque sempre di una cifra del 40% superiore agli 0,1$ degli anni scorsi. 

A questo punto non stupisce che a partire da marzo abbia riprovato a riportarsi sopra gli 0,2$, con tre tentativi di cui però i primi due falliti, ed il terzo ancora in corso. 

La cosa che stupisce di più però è che la volatilità del prezzo di Dogecoin ultimamente risulti inferiore a quella di altre altcoin più importanti, come la stessa Solana o Ethereum.